Palazzo Mazza -via Ligari 5 Tirano, Sondrio – Metà del 1500. Proprietà privata.

Notifica di vincolo monumentale del Ministero Beni Culturali n. 265 del 12 dicembre 1975

Descrizione dell’edificio

Nato come Palazzo Venosta è già presente negli estimi del tardo cinquecento, Libro A de Forestieri, foglio 1, “ in capo agli eredi di Giovanni Antonio Venosta” casa, fondo ortivo e corti (Mappale 3, 4 e 5).

Si parla di un edificio di due piani fino al tetto, di “portici involtati, di scale in pietra, di una “Stuffa”a mezzodì”, che ancora oggi si conserva immutata in tutto il suo valore storico e artistico(è ancora funzionante la secolare possibilità di riscaldare tre vasti locali da un unico fuoco).

Di particolare interesse nell’edificio: i pavimenti lapidei e i soffitti a botte del piano terra, le grandi sale del primo piano con volte a ombrello o plafoni lignei seicenteschi…ecc.

Le vaste cantine, con la fonda “giazzera”, sono presenze di forte significato storico.

La proprietà si sviluppa tra via Ligari e via San Carlo con cortili pavimentati a pietroni e acciottolato, portichetto e lavatoio con soffitto a volte.

Il giardino a mezzogiorno, tra inferriate e murature in pietra a vista, si affaccia sulla via Ligari, di fronte al pregiato portone d’ingresso.

Il palazzo dal 1851 è abitato dalla famiglia Mazza, che lo acquistò dai nobili Piazzi-Guicciardi.

 

Notizie sulla famiglia Mazza

Due le ipotesi circa la provenienza: da un ceppo dislocato tra Lugano e Sonvico Luganese (l’antico stemma sul plafone della Stüa), oppure dai Maza, Mazza “di oltremonte” che discesero dal Tirolo (Val Mazia, Val Venosta) nel lungo periodo della dominazione dei Matsch (1200-1400).

 

 

Testimonianze e documenti sono reperibili solo dalla prima metà del 1500.

Famiglia tra le più antiche di Tirano, con varie ramificazioni, è molto attiva nella vita sociale e civile del borgo: catalogati nei Registri comunali come “possidenti”, i Mazza, dal 1700 in poi, sposano fanciulle di illustri famiglie: Grana, Alberti, de’ Simoni, Bardea, Lantieri, Peverelli (ceppo Foico-Pestalozzi).

Mastri di Posta, per tutto il XIX secolo gestiscono il servizio di trasporti a diligenza tra Tirano, l’Alta Valle, lo Stelvio e la Svizzera.

Con Bernardino e Maria Francesca de’ Simoni, del nobile casato di Bormio, il palazzo di via Ligari diventa residenza della famiglia Mazza: da allora avi imprenditori, musicisti e professionisti delle arti liberali (alcuni con posizioni rilevanti nelle Istituzioni) sono custodi della casa e delle sue memorie.

I Mazza, cultori di un concetto di “appartenenza “ che si è espresso nell’impegno civile e nel solidarismo, hanno fatto della loro dimora il focolare in Valtellina del riformismo progressista.

 

Fonti e documenti di riferimento
Archivi Comunali e Parrocchiali di Tirano; Ricerche storiche dei Sacerdoti Pedrotti e Varischetti e del Dr. Diego Zoia; Lienhard- Riva per la Società Araldica Svizzera; Archivi Biblioteca Civica di Lecco; Francesco Palazzi Trivelli; Archivio di Stato; Archivio Notarile Distrettuale di Sondrio.

 

Riferimenti
Email: palazzo.mazza.tirano@gmail.com

 
Come raggiungere Palazzo Mazza -via Ligari 5 Tirano, Sondrio

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